Così come non possono entrare in classe, ugualmente non possono entrare in DAD. Anche se non fanno niente, la loro stessa presenza è una violazione di legge.
Se poi un genitore si lamenta col dirigente per qualcosa che ha ascoltato in DAD, il dirigente deve informarlo delle sue violazioni e non tenere conto di quanto lamenta.
L’essere in DAD non invitato è un reato informatico (c’è un articolo di legge specifico) con abuso nell’accesso al sistema, reato di diffusione dei codici e violazione delle comunicazioni telematiche.
Dunque, o presidi, andate a caccia di questi codici di legge, che esistono forti e chiari, e con tale decalogo armati garantite la serenità didattica ai vostri studenti.
La registrazione poi di quanto avviene in DAD da parte di un genitore costituisce un aggravante nella violazione delle precedenti norme. Informateli con circolari chiare e se vi sono trasgressioni potete comminare, intanto, una sanzione immediata : si toglie un punto di condotta al loro iperprotetto pargolo, prima di provvedere in altri più specifici modi.
Se troppa famiglia fa male, a scuola è letale.
Conosco dirigenti (molto amati) che quelle leggi sanno fare rispettare, con gentilezza e fermezza.
Conosco mamme che, per lasciare libera la casa ai figli in DAD, hanno ripreso attività e hobby propri: invece del godimento improprio di sgrufolare nella vita del figlio, si sono concesse godimenti propri (compresi quelli di allacciare o riallacciare relazioni amantifere).
Un Evviva a queste mamme!
Un Evviva a queste mamme!