Era 5 anni fa, accompagnavamo Ottavia agli allenamenti e sentii il bisogno di fotografare questo avviso. Lo ripubblico oggi perché nulla è cambiato. Continua a mancare il rispetto verso i figli, verso il “loro” gioco, che non comprende i genitori. Si continua forsennatamente a utilizzarli come oggetti di gratificazione personale e di soddisfazione narcisistica. Con follia erinnica le madri si scagliano contro altre madri per accaparrarsi il posto migliore da cui riprendere il proprio figlio, davanti al quale il bambino dell’altra perde ogni diritto.
Dal mettere in mostra, a fabbricare “mostri”, il passo è davvero breve. lp