Non bisogna dividere l’economia dall’organizzazione familiare in maniera rigida. Anche l’organizzazione familiare può incidere sul sociale e la famiglia non è solo vittima dell’economia.

Ad esempio, cominciamo a chiedere leggi affinché i nostri ragazzi possano lavorare, per esempio in estate. Oggi ci sono norme restrittive che di fatto rendono la cosa molto difficile. Invece sarebbe un passo di grande civiltà per tutti e di evoluzione per i ragazzi.

Comincerebbero a imparare come si sta in un team di lavoro e un certo senso della responsabilità. Naturalmente si dovrà trattare di lavori retribuiti in relazione all’impegno.