28 medaglie olimpiche a Tokyo 2021 hanno acceso molti riflettori, anche troppi e non sempre ben a fuoco.
Le interviste alle mamme dei campioni sono tra quelle meno adeguate ma ben illuminanti della solita realtà italiana. I riflettori sulle mamme (di papà ben pochi) sono svilenti non solo per il figlio ma anche per una certa dignità nazionale: gli atleti non sono trattati da campioni che rappresentano l’Italia, ma da figli delle loro mamme.
Sembra dunque che il nostro orizzonte sull’”epica della nazione” non vada troppo aldilà del solito inno alla mamma italiana. Che è un po’ come dire che uno nasce già campione, esce così dal ventre materno! Poca valorizzazione di tutto ciò che per il figlio è venuto dopo: fatiche, gioie, dolori, frustrazioni, successi, tutte cose accadute lontano dal focolare e che solo lontano da esso potevano avvenire a rendere intensa la vita.