Le istituzioni che si occupano di valutare i genitori adottivi li sottopongono a test rigorosissimi. Invece di test estenuanti, e a volte sadici, bisognerebbe forse sostenere che i genitori adottivi fanno scuola di alterità, per tutti e soprattutto per i genitori biologici, i quali spesso non accettano l’alterità del figlio che proviene dal proprio ventre.
I genitori biologici non di rado vogliono un figlio identico ai propri desideri, ma si ritrovano poi sempre un figlio-Altro. Occorre adottare anche i figli che vengono dal proprio ventre, dice Lacan, e per questa ragione i genitori biologici dovrebbero andare a scuola da quelli adottivi che sull’alterità sembrano meglio attrezzati.
Non viceversa, come si sarebbe portati a credere, perché ai genitori biologici nessuno chiede ragioni e riflessioni, a volte nemmeno in regime di palese abuso, come ad esempio accade in quelle specie di monogenitorialitá che si producono nelle separazioni.
La “patente” di adottabilità viene data con dei criteri a volte oscuri. Nei colloqui può aleggiate una sottile, velata accusa di abuso, quasi si volesse verificare, giustamente, che il figlio adottato non sia desiderato come un giocattolo nelle mani dei nuovi genitori.
Ci si dimentica, però, che il bambino oggi è sentito perlopiù come un oggetto da godere, un oggetto di diritto, in special modo per i genitori biologici, quelli su cui nessuno indaga. Come se la natura fosse superiore alla cultura. Come se il ventre fosse una verità, invece che una questione: “non è il fatto che venga dal mio ventre che mi permette di trasmettere qualcosa mio figlio, ma il fatto che nonostante venga dal mio ventre, ho potuto accoglierlo psichicamente, ho stabilito una filiazione culturale con lui. La filiazione è rinuncia alla proprietà naturale”(Mio figlio mi adora p.14)
Quando lo sguardo indagatore di un operatore si posa su una madre che vorrebbe diventare adottiva, esso svela quello che c’è dietro a ogni filiazione contemporanea : cioè che i genitori vogliono godere di un bene incarnato nel figlio. Esattamente ciò che fanno sempre più i genitori biologici.